NUOVO VIADOTTO POLCEVERA – PROGETTO PRELIMINARE DI FATTIBILITA’
La soluzione progettuale presentata si inserisce in una proposta tecnico-economica redatta dall’ing. Luca Romano per MONSUD s.p.a. “ENGINEERING & TECHNOLOGIES”, una delle dieci ditte specialistiche invitate alla gara per la ricostruzione del Viadotto Morandi.
Le ipotesi di fattibilità progettuale relative alla proposta di nuovo ponte denominato “ricostruzione Viadotto Morandi”, facente parte dell’intervento di ripristino dell’autostrada A 10 Genova – Ventimiglia, sono state sviluppate a seguito del crollo del viadotto “Morandi” del 14 agosto 2018.
Il viadotto, al fine di accelerare il processo realizzativo dell’opera, presenta un impalcato in sistema misto acciaio-calcestruzzo, con schema statico di trave continua su sette campate, oltre a quattro campate poggianti su struttura portante ad arco, a via superiore.
Le luci di calcolo in asse tracciato sono pari a 58 + 73 x 2 + 142 + 209 + 188 + 101 m, per uno sviluppo complessivo di circa 1140 m in asse appoggi, corrispondente alla lunghezza del viadotto Morandi originario.
L’andamento planimetrico del viadotto è curvilineo per le prime quattro campate lato Savona e rettilineo per le successive sette campate lato Genova, comprese le campate principali ad arco.
La sede stradale del nuovo ponte prevedrà: tre corsie per senso di marcia, di cui due principali larghe 3,75 m e una dinamica larga 3,50 m per una larghezza complessiva, considerando la zona spartitraffico centrale di 4,00 m e i due marciapiedi laterali di 2,75 m, pari a 31,50 m.
Una vista di dettaglio della sezione stradale è riportata nell’immagine della sezione trasversale tipica, da cui si possono evincere anche i dettagli della struttura, composta da:
– nr. 3 travi principali elettrosaldate alte 4,3m in acciaio COR-TEN;
– nr. 4 travi di spina alte 0,6m in acciaio COR-TEN;
– predalles metalliche sempre in acciaio COR-TEN con funzione di cassero per la soletta in c.a..
Ogni 8 metri sono previsti dei diaframmi verticali realizzati con profili accoppiati, tipo angolari e UPN; si prevedono anche una briglia inferiore composta da angolari, collegati mediante fazzoletti alla piattabanda inferiore. A chiusura della struttura, all’intradosso dell’impalcato si prevede un carter realizzato in lamierino microforato.
La soletta in calcestruzzo, di spessore costante pari a 25 cm, ha una larghezza di 26,0 m per le due carreggiate; in prossimità dei due marciapiedi larghi circa 2,75m , invece l’altezza del cordolo è di 50 cm.
Il viadotto proposto è un impalcato a travata continua, quindi con unico allineamento di appoggi sulle pile e senza giunti, se non all’inizio ed alla fine, sulle due spalle (lato Savona e lato Genova).
La larghezza dell’impalcato si mantiene costante per tutto lo sviluppo del viadotto.